mercoledì 14 luglio 2010

LA BABA DI TUYANA

-Ciao Lè, ciao Nì!- La vecchietta del sesto piano del mio condominio a Testaccio, piccolina, magrolina e traballante sulle gambe stanche mi sorride sempre quando ci incrociamo per il quartiere o più di frequente all' ingresso dell' ascensore e con la sua voce un po' sdentata mi dice: -ciao lè!- ed io: -ciao nì!- E' la tradizione che si aveva a Roma e che è rimasta solo in alcune nonne deli quartieri popolari, "deli" fa più coatto no? E così penso alla Baba Buriata di Tuyana, dove baba sta per bàbushka, cioè nonna, e nessun bambino chiama la propria nonna bàbushka. Mi ci porta lei a farle visita così che possa conoscere ed entrare in contatto con un vero rudere rurale della valle Tunka. Chissà, sarà un' anziana venerata dalla famiglia e dai nipoti, seduta in poltrona con le cambe varicose e il solito tè verde al latte di pecora che si bevono da queste parti.. Rumori secchi provengono dal retro della casa, Tuyana cammina come me nel tempio buddista il chè mi fa pensare che questa nonna deve essere un po' incazzosa; -è lei?- mi chiedo appena giro l'angolo, vestaglia nera, pelle cadente e capelli corti argentati sta violentando grossi ciocchi di pioppo con l' accetta, la fa a pezzi come un uomo affamato con una capretta nella preistoria, ci guarda coi suoi occhi piccolini e saluta la nipote senza troppo affetto blaterando qualcosa in russo, a me non mi caga di striscio. La casa è..davvero in divenire, ma stanno facendo dei lavori, diciamo che una parte la stanno ancora tirando su, è tutta di legno, senza porta, senza finestre, col pavimento di travi non tutte fissate, come una veranda.. Ci accomodiamo a un tavolaccio con intorno il barile dell' acqua..il lavandino fai da tè, scarpe varie e altre zozzerie di campagna. Ecco nonna buriata che arriva con una pentolaccia di rame e ci scodella la merenda delle quattro e mezza: brodo con pezzi di pollo, patate, cipolle e spaghetti che non so come abbiamo mantenuto quella forma visto che in bocca si squagliano come crema..ecco il tè al latte e come contorno pane burro e cipolle da mangiare a mozzichi.. -Ma li mortacci la cipolla se la mangiano come noi i finocchi o le carote!- Mi brucia nel naso e mi si lucidano gli occhi e, anche se tutto l' insieme no è male, magari un po' pesante, come fai a dire di no a una nonna così premurosa. Anche Tuyana non è entusiasta ma evidentemente si fa così e si finisce tutto. Guardando Baba da vicino è devvero fichissima, è color miele di castagno e a giudicare dalla profondità delle rughe mi sa che l' ha investita un aratro, da piccola. Aimè da queste parti la superstizione è ai massimi livelli e mi viene vietato di scattare..tanto è sempre così, le foto più belle sono sempre nella testa.

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