mercoledì 14 luglio 2010

IL VILLAGGIO SIBERIANO

Una cicciona bionda mi accoglie calorosa e mi spiega la casa. A sinistra la casetta di legno con la mia stanza e quella delle due inglesi anche loro ospiti da Olga, a destra la casetta di legno dove mangiamo noi, dove mangiano loro, e al piano di sopra dove dormono loro. in fondo al centro la casetta di legno in costruzione. In fondo a sinistra i due bagni esterni di legno alla turca.. e di fronte le docce fredde anche se con il serbatoio che dovrebbe scaldarsi al sole, orticello, piccola serra, galline insomma una casetta di campagna fai da tè simpatica semplice e funzionale, già mi piace, ispira un senso di tranquillità che ti riempie da subito, ti cattura e porta via le ultime tracce di sporco cittadino che proprio non vuoi più.Noi italiani siamo abituati alla varietà, ad avere le molteplici possibilità, e tante volte non ce ne rendiamo conto, anzi. Mi è capitato più di una volta di sentirmi chiedere dai russi quale fosse il mio pasto preferito, che è diverso da piatto. Perchè quando hai all' interno di un pasto una varietà di piatti pressochè infinita..guarda il talismano della felicità..diventa davvero difficile scegliere, a me i carciofi alla romana forse, no, calamari alla piastra, NO!Spaghetti co le vongole, me li so sognati sta notte, mio padre mi veniva a prendere in macchina e mi diceva: -ma perchè stasera, parti domani andiamo a farci una pasta co le vongole..- mammamia..mi sono alzato che c'avrei fatto colazione per quanto mi manca. Mi chiedo: -ma Roberto se la farà ogni tanto una pasta co le vongole? Ma come fa a resistere..- Tutti conoscono Rob, ma forse a qualcuno sfugge, ed è un peccato. Rob è un grande amico mio che quando era arrivato giù che più giù non si poteva ha tirato fuori da sè tutto il senso della vita che quel libro ci vuole dare. L'ho già finito quel libro sa, e l'ho lasciato a Krasnoyarsk, su una panchina, perchè il segno della sua presenza lo lascia anche se nessuno lo vede. "La fortuna non esiste" si chiama; per me la fortuna esiste eccome, ma non ci si può contare, esiste però il rimboccarsi le maniche della camicia e dei pantaloni e dare fino a morirne. Comunque, qui in Russia si mangiano sempre le stesse cose, patate, carne e cipolle, panocci co carne e cipolle, panocci con verdure, panini fritti co le stesse cose di prima, zuppa co patate carne e cipolle..'na fantasia..! Qui sul lago Baikal pero' è diverso perchè al menù si aggiunge..l' OMUL! che è pesce di lago affumicato. Bè Olga mi fa trovare un involtino di filetto di OMUL affumicato con una salsetta al formaggio credo e purè di patate che è davvero una delizia! E' l' unica variante che ho trovato fin' adesso ma sono entusiasta. Me lo pappo tutto co le due inglesine ed esco per il villaggio siberiano a vedere cosa offre di sera. Meno di una ceppa. Manco i lampioni per illuminare le strade sterrate tra le catapecchie storte, un laghetto putrido intorno a cui pascolano delle vacche sempre e comunque magre o che ne so una mignotta mezzanuda che ti fa dimenticare la solitudine del posto. Ma per me che è un posto dove la natura sgaulla..questo è per il Minx, la sensazione di rinascita e benessere non è un problema, anzi sono così poco propenso ai segni della civiltà occidentale che mi sento davvero bene! Il lago è..blu, no viola, violissimo o bo ma che ne so tutto cade a strapiombo in questo lago e dopo una boccia di vodka co tre finlandesi e un californiano dello Sri Lanka, tutto viene risucchiato nell' immensità del BAIKAL. O della vodka. Insomma, alcol più natura estrema è un binomio che non può durare troppo se nò finisci o poeta pazzo, o nel lago.

4 commenti:

  1. Andreeeeee
    la sai una cosa??
    devi scrivere un libro. Io mi taglio a leggere i tuoi post! E' scorrevole, bello, interessante, ti tiene il sorrisetto sulle labbra ma soprattutto ti viene volgia di sapere di più delle situazioni in cui ti stai trovando. Leggo i post con l'idea che dietro ci sia in realtà un post più lungo, più completo che racconti tutto quello che vorrei sapere e che questi sono solo estratti di quello lungo... è un'illusione, o forse una speranza.
    Non so se tu ci abbia mai pensato, ma se decidessi di farlo io sarei il tuo primo lettore!!
    Ti mando un grande abbraccio dalla Guyana Francese.

    Stammi bene

    Dani

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  2. Ma poi soprattutto come la fai te lo spago con le vongole!!!! Cazzarola!!!
    e comunque stai scrivendo davvero bene....ma niente niente stai a diventà poeta?!?!? Piano cò la vodka!!! ;-))))
    Daje un salutone a Bob che se sta leggendo gli mando un abbraccio enorme....tu continua così, io parto per Cuba......
    Hasta siempre!

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  3. Leggo il tuo post, ti immagino in quelle terre incontaminate, poi alzo gli occhi e vedo una scrivania, aria condizionata a manetta a mitigare l'afa, tabacco imbustato, i-pod, i-phone, 2 pc accesi ed io che faccio la spola fra l'uno e l'altro, 2 cellulari, fogli excel a rottadicollo con formule incomprensibile, del tipo "=IF($R54;....)...

    ..e mi chiedo, ma perchè ho scelto di stare qui ad intossicarmi mente e corpo dalla mattina alla sera?!!?!?

    poi recupero un po' di razionalità, e mi tranquillizzo...penso che tra 7 giorni sarò a Selva per una toccata e fuga repentina, e che quei momenti sono per me alcune delle gioie della vita.

    Grazie delle riflessioni che mi hai fatto fare,

    dai dai dai Andi.

    ps: d'accordo su tutto tranne sui carciofi, per di più alla giudia!

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  4. bene bene bene... qui si va alla grande vedo! il libro è già finito.. ottimo segno! come si fa a non salutarlo Bob?!
    Dani, per il libro ci stiamo organizzando... ;-)
    Andy, continua, continua a darci queste fotografie, scritte e scattate, continua a farci riflettere, ognuno in mezzo alle sue carte, ai suoi stetoscopi, ai suoi iPhone... Tanto il bello di tutto questo è che primo o poi torniamo sempre tutti insieme, noi pochi, noi di sempre, a raccontarcele dal vivo le nostre emozioni e le nostre visioni!
    portaci con te, durante tutto il viaggio!

    un abbraccio!
    Ga

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