venerdì 29 ottobre 2010

XISHUANGBANNA E I CIGOLII NOTTURNI


L'ultima provincia a sud ovest prima del Myanmar, un villaggio a dieci ore di cammino tra risaie, piantagioni di tè, alberi della gomma e canne da zucchero; il dottore del villaggio sta preparando la cena sul focolare all'interno della casa palafitta, il piano terra per i maiali, quello rialzato per gli uomini. Le travi di legno affiancate che fanno da muri lasciano respirare il grande loft rurale dove da una parte si cucina e dall'altra si dorme.
Le pentole e gli attrezzi sono tutti appesi alle pareti, al piccolo tavolino tondo ci si mangia in 5 o 6 seduti su sedioline abbastanza grandi per uno gnomo..la tv sempre accesa e i lettini con le zanzariere fanno presumere che domani saro' a poit.. Qui fumano le sigarette con un grande bong ricavato da una canna di bambu', mangiamo frittata, verdure, prosciutto locale buonissimo e l'immancabile mi-fan..riso bianco. L'ordine è: prima si beve e si fuma e poi si mangia. Allora premetto: Uno, il detto dovrebbe essere cambiato da fumare come Turchi a fumare come Cinesi, fanno paura, sono ciminiere che si offrono sigarette una dietro l'altra ed a tavola è un vero must. Due, vanno via un paio di bottiglie di grappa prima di cena..(anche se io non ce la faccio e nel frattempo mangio che se no' vado a letto subito) e altre due dopo, "TANTO DOMANI NON SI LAVORA, IL RISO NON SI RACCOGLIE DOPO LA PIOGGIA, IL TERRENO è TROPPO FANGOSO". allora tra la scusa dello straniero e della pioggia via con la grappa cinese..

Io, stanco e con il ginocchio malandato crollo in un sonno profondo mentre i padroni di casa ancora chiacchierano intossicandomi e guardando la tv, proprio accanto al mio letto.. I dolci sogni pero' durano poco perché quando il gatto non c'è, o dorme.. -C'E' QUALCOSA CHE CIGOLA-, di qua e di là nella stanza piccoli passi e gemiti..le pentolacce ticchettano una sull' altra ma tra i deboli spiragli i luce che sono scappati alle travi non riesco a vedere niente,e poi ho sonno non capisco niente; la pioggia scroscia al di là del muro e l'ansia cavalca l'onda e continua a salire, -C'E',C'E' QUALCOSA QUI- rantoli e cavalcate si fanno sempre piu' forti, tic tic tic ancora passetti velocissimi. Un brivido lungo la schiena irradia una nauseante sensazione di malessere in ogni angolo del corpo, di colpo il sonno è svanito lasciando spazio a loro che ora occupano la mia mente, e la mia stanza, e tutto intorno..una colonia di topi danza felice nell' oscurità. Le pentole ancora sporche, gli avanzi di pollo sputacchiati per terra e le verdure avanzate sembrano lasciate apposta per far chiudere alla natura il suo ciclo alimentare. Tutto nasce e muore in quella casa, gli uomini allevano i maiali e le galline al piano terra, poi li uccidono e li portano di sopra, mangiano, lasciano i resti sul pavimento e tutto viene ripulito e riportato nella terra del piano di sotto..dai topi.
 
Rigido come un palo mi imbozzolo nel sacco a pelo lasciando uno spiraglio per respirare, a tratti mi riaddormento cercando nell' immaginazione una distrazione dal concerto notturno, -QUI DENTRO NON SI RESPIRA- nel sacco fanno quaranta gradi e il clima è più tropicale che fuori tra i banani, l'afa mi costringe ad aprire e a far respirare la schiena bagnata, -MALEDETTI SORCI!- Ciclicamente si fermano, ascoltano e si muovono velocemente, da qualche parte sotto al letto sento un continuo rosicchiare..e io che volevo tirare fuori la mano per prendere la lampadina!..malsana idea.. La notte è passa a fatica tra il russare dei cinesi e gli squittii improvvisi che ti gelano quando nel silenzio li senti a un passo.. per un occidentale dormire con una dozzina di topi è una esperienza difficile, inquietante quando SAM la mattina dice ridacchiando -DORMITO BENE? AVETE SENTITO I TOPI? IO UNA VOLTA ME LO SONO TROVATO SUL LETTO INCASTRATO NELLA ZANZARIERA CHE NON RIUSCIVA A USCIRE E CORREVA DAPPERTUTTO EHEH..!
Antico detto cinese detto da SAM: -QUI SI MANGIA TUTTO CIO' CHE VOLA TRANNE GLI AEREI, TUTTO CIO' CHE NUOTA TRANNE LE BARCHE E TUTTO CIO' CHE HA LE GAMBE, TRANNE I TAVOLI..

1 commento:

  1. daje andy, che li sorcioni del tevere non ti mancano!!!! comunque è andata, notte superata, grande!
    qui tutto procede, ti mando un abbraccio!
    Ga

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